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Pasqua e Pasquetta a Roma: le tradizioni

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Tutte le tradizioni della Pasqua a Roma, del lunedì di Pasquetta, cosa si mangia e si mette in tavola, le tradizioni religiose e anche quelle goliardiche, tutto nel post.

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Questo articolo è stato aggiornato il Aprile 12, 2017

Trascorrere la Pasqua nella città eterna è senza dubbio un’ottima opportunità per godere del mite clima primaverile e contemporaneamente per scoprire le tradizioni romane tipiche di questa festa religiosa. Oltre alle classiche 5 cose da fare a Pasqua a Roma, ce ne sono tante altre.

La primavera in questo periodo di solito è alle porte oppure è appena sbocciata, a seconda dell’andamento stagionale. Il cielo di Roma si tinge di blu e le testimonianze dei fasti del suo passato si stagliano nette su questo cielo intenso regalando scorci fotografici di gran pregio. Inoltre passeggiare è davvero piacevole, ed anzi se si è fortunati si può anche prendere un po’ di sole in un angolino riparato dal vento con indosso solo una magliettina.

L’arrivo della bella stagione infatti risveglia la voglia di uscire all’aperto e di esplorare le zone verdi della città piuttosto che di fare una bella gita fuori porta in uno dei tanti parchi che circondano Roma, o addirittura godendo dei primi raggi di sole al mare.

La Pasqua è una festa religiosa di grande spessore ma ogni occasione è buona per fare baldoria ed i romani, si sa, sono festaioli. Celebrare una ricorrenza a Roma (ed in genere in tutta Italia) significa soprattutto condividere del buon cibo in famiglia o in compagnia di amici. La tradizione religiosa è sempre molto sentita nella capitale della cristianità, anche se è senza dubbio meno pervasiva rispetto a quella natalizia.

L’atmosfera pasquale infatti è più leggera e spensierata, ma ha ugualmente alcuni momenti intensi cui vale la pena partecipare se si visita la città in questi giorni. Il momento celebrativo più spettacolare è la sera del venerdì Santo, durante la famosa cerimonia della Via Crucis.

Ogni anno il papa in persona guida una imponente processione estremamente emozionante che parte dal Colosseo ed arriva al Tempio di Venere, in memoria del percorso fatto da Gesù sul monte Calvario. Spesso è il papa stesso a portare la croce attraverso tutte le stazioni, e credetemi è sempre un momento di grande forza emotiva. Per l’occasione inoltre l‘anfiteatro Flavio viene magistralmente illuminato con candele e fiaccole, e tutto il percorso è segnato da suggestive tappe nella Roma dell’antico colle Palatino, uno spettacolo davvero unico ed una intensità emozionale che non ha pari.

Per i fedeli è sicuramente un momento molto toccante ripercorrere gli ultimi istanti della vita di Gesù, ma anche per i non credenti l’atmosfera che si respira è davvero carica di suggestività e vale comunque la pena parteciparvi. Preparatevi però ad una grande folla, e se volete vedere qualcosa dovrete avvicinarvi alla zona della processiojne con diverse ore di anticipo.

Chiaramente la domenica di Pasqua il Pontefice celebra la messa solenne, evento di grande risonanza che attira pellegrini da tutto il mondo. La partecipazione ovviamente è gratuita ma è necessario prenotare i biglietti.

Se volete fare questa esperienza vi raccomando di prenotare gli ingressi con largo anticipo presso la Prefettura della Casa Pontificia. I romani celebrano la Pasqua prevalentemente in famiglia. E’ una sorta di Natale semplificato, con meno fronzoli ma con tavole altrettanto imbandite.

Una delle tradizioni romane più note è la colazione di Pasqua. Si tratta di una ricchissima colazione che prevede pietanze salate e dolci. La colazione viene preparata con grande cura e consumata in famiglia, spesso in versione allargata, la mattina di Pasqua. Non si tratta di un veloce spuntino consumato in piedi ma di un vero e proprio pasto attorno ad un tavolo accuratamente apparecchiato e decorato a tema.

Questa speciale colazione, così ricca ed abbondante, trae origine dalla necessità di celebrare la fine del digiuno quaresimale. Cosa mangiano i romani per la colazione di Pasqua? Di tutto! La classica pizza di Pasqua (o pizza sbattuta) viene servita sia nella versione classica dolce, e allora assomiglia ad una torta margherita, sia nella versione al formaggio.

Quest’ultima, una originale combinazione di dolce e salato, è utilizzata per accompagnare fette di salame tipo corallina, un salame a grana grossa assolutamente immancabile sulle tavole pasquali a Roma. Chiaramente non mancano le uova sode, che molti ancora decorano a mano, oppure la frittata con i carciofi o con gli asparagi selvatici.

Molte famiglie preparano anche diversi tipi di torte salate, spesso ripiene alle verdure, o la tipica torta pasqualina. I puristi della tradizione non si fanno mai mancare la tipica coratella con i carciofi (interiora di abbacchio cucinate in padella), ma questo piatto incontra sempre meno il favore delle nuove generazioni.

Accanto a tutto questo tripudio di cibo troviamo caffè, latte, dolci pasquali di vario genere come le colombe e naturalmente le uova di cioccolato.

A Roma non è Pasqua se non ci sono questi piatti: agnello, coratella, puntarelle e carciofi.
Vengono servite anche piatti come fettuccine o lasagne insieme ad altri tipi di carne, a volte anche il brodo, però non si tratta di pietanze che rappresentano tradizionalmente la Pasqua.

L’agnello (o abbacchio, a Roma) di solito viene cucinato al forno con le patate oppure sulla brace, ed in questo caso viene chiamato abbacchio alla scottadito perchè va mangiato bollente ma ci si scotta le dita. Le costole dell’agnello vengono separate una ad una,  impanate e poi fritte, e devo ammettere che sono una vera delizia.

Il carciofo poi, di chiara origine giudaica, è davvero il simbolo della tavola pasquale romana, e viene cotto sia come contorno alla giudia appunto oppure anche insieme alla coratella. La tavola di Pasqua a Roma quindi è assolutamente ricca ed impegnativa, anche per gli stomaci più allenati.

Il Lunedi dell’Angelo, detto anche Pasquetta, è invece il momento goliardico per eccellenza, in cui di solito ci si incontra con gli amici o con il parentado più allargato e si organizzano delle solenni gite fuoriporta, tempo meteorologico permettendo. La Pasquetta dei romani si trascorre all’aria aperta, a fare un bel barbecue oppure un pic-nic.

Le mete possibili sono molte: si va dal pic nic nei parchi cittadini, alle gite in campagna nelle colline dei castelli romani, alla giornata trascorsa in spiaggia, spesso il preludio all’imminente stagione balneare. La parola d’ordine a Pasquetta è divertirsi.

Molti luoghi offrono aree attrezzate per  un barbecue, ed intere comitive si organizzano con tavoli, sedie, frigoriferi portatili imbandendo tavole degne di un banchetto regale.

Gli agriturismi in questa occasione vengono presi d’assalto, così come i locali che affacciano sul mare.

La Pasquetta a Roma è allegria, confusione, gioco; si respira una coinvolgente aria di festa, complice la primavera, ed è una vera gioia per gli occhi e per il cuore passeggiare in mezzo a questa allegra confusione.

Trascorrere qualche giorno a Roma nel periodo di Pasqua vi darà l’occasione di ammirare le bellezze di questa meravigliosa città in un momento speciale in cui la tradizione religiosa si esprime in momenti estremamente solenni ed intensi e contemporaneamente la “romanità” si esprime al meglio nella sua travolgente allegria dei festeggiamenti.

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Informazioni sull'autore
Consulente di viaggi, romana di nascita e cittadina del mondo di adozione, i miei amici mi chiamano “dinamite Gabry” perchè non so stare ferma nè zitta un momento. Amo esplorare più che viaggiare ed ho sempre uno zaino pronto per partire con un diario ed una macchina fotografica. Adoro organizzare itinerari per me e per i miei clienti, con l'unica differenza che i miei li stravolgo puntualmente in loco perchè mi lascio trascinare dall'istinto e dalle emozioni del momento. Ho un fiuto infallibile per scovare luoghi suggestivi ovunque mi trovi, soprattutto quando si tratta di mangiare e bere
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