Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 3, 2016
L’ho trovata piena di fascino questa città nel nord del Portogallo, regione del Minho. Orgogliosamente rivendica il ruolo di prima capitale del paese, perché fu qui che il primo re si proclamò tale, affermando l’identità portoghese come “altra” rispetto alla vicina Spagna. Era il XII secolo.
La città ha un cuore medievale tutelato dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, in parte racchiuso da un’ imponente cinta di mura; qui non domina il barocco così caratterizzante per il Portogallo, troverete uno stile più antico, bellissime piazze come Praça do S. Tiago, molto vivace e piena di tavolini degli affollati locali. Gli edifici antichi sono ben conservati: il Paço dos Duques de Bragança, la chiesa de Nossa S.ra da Oliveira o il grande Convento de Santa Clara, un tempo il più potente della città, oggi sede del Comune.
Tuttavia se ci andate entro il corrente anno 2012, assaporerete una Guimarăes artisticamente vivace, in quanto Capitale Europea della Cultura. Il simbolo è un grande cuore, che appare laddove ci sono mostre e istallazioni, veramente numerose e diffuse in tutta la città, interessanti da scoprire. Percorrendola in lungo e largo (non ci vuole moltissimo, non è grande) probabilmente arriverete a Largo do Laranjais: una piazzetta tranquilla delimitata da una quinta di aranci. Beh, fermatevi al civico 85, ristorante Pimenta moscada. Il polpo asado cioè alla griglia, più buono della mia vita l’ho mangiato qui: si scioglie in bocca, una poesia. Con contorno e l’immancabile vinho verde non si spendono più di 15 euro.