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Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 2, 2013
In questo periodo dell’anno a Barcellona l’aria inizia a scaldarsi e la primavera esplode per le strade in tutte le sue forme: dalla manica corta alla pelle rosso gambero dei turisti meno abituati, la bella stagione sembra davvero essere arrivata.
E con i primi caldi ed il bel tempo arriva anche la Pasqua, finalmente. Gli italiani che hanno deciso di trascorrere le vacanze di Pasqua all’estero, complice anche l’attesa cosí lunga per l’arrivo della Settimana Santa e la conseguente voglia di staccare per qualche giorno la spina. Barcellona è come sempre una delle mete piú ambite dal turismo di casa nostra: e come dare torto ai nostri connazionali. Passeggiare per la città e fare turismo in questo periodo piú che un piacere, sembra quasi un’esigenza.
Ma perché visitare Barcellona nel periodo di Pasqua? La città catalana è un binomio perfetto tra tradizione e modernità, anche per quanto riguarda questa festa prettamente di carattere religioso. Per i devoti, sono soprattutto due gli eventi da non perdere: si tratta di due processioni che partono dal quartiere del Raval ed attraversano tutto il Barrio Gótico, alle quali prendono parte centinaia di persone tra devoti e curiosi. Sono Nuestra Señora de las Angustias e Nuestro Padre Jesus del Gran Poder.
Tralasciando le funzioni religiose, quest’anno il calendario pasquale coincide anche con uno degli appuntamenti piú attesi dell’anno, parte integrante della cultura catalana. Il 23 aprile, sabato di Pasqua, è anche la Diada de Sant Jordi, il giorno dedicato al patrono di Catalogna ed Aragona. La leggenda di origine medievale narra le gesta dell’eroico Jordi (San Giorgio in Italia), il quale liberò un popolo della Cappadocia dalle grinfie di un dragone. L’eroe infilzò l’animale con la sua spada e dal sangue che colò nel terreno, ne nacque una rosa. E proprio il fiore è il simbolo principale della celebrazone. Essendo una specie di San Valentino alla catalana, tradizionalmente i fidanzati regalano una rosa rossa alle ragazze, che contraccambiano col dono di un libro.
L’Unesco ha approfittato dell’importante data, che coincide col giorno nel quale morirono due tra gli autori piú importanti della storia della letteratura, Miguel de Cervantes e William Shakespeare, per istituire la Giornata Mondiale del Libro.
A livello culinario, non me ne vorranno i fedelissimi del Made in Italy, ma Barcellona non ha nulla da invidiare al nostro paese. Le specialità delle festività pasquali principalmente sono due dessert: la Mona de Pascua ed i Bunyols. La prima è un dolce formato da un impasto di uova, farina, sale e zucchero, che viene cotto al forno ed adornato con delle figure di cioccolata (uova di pasqua o rappresentazioni di calciatori o altri personaggi famosi). Tradizionalmente, la Mona viene regalata dai padrini e le madrine ai loro figliocci. I Bunyols invece sono delle ciambelle fritte rivestite di uno strato di zucchero che troverete in tutte le pasticcerie e panifici della città.
Il consiglio che vi diamo quindi è di affittare un alloggio scegliendo tra gli appartamenti Barcellona ancora disponibili e trascorrere le vacanze di Pasqua in pieno relax e godendo dei numerosi eventi che la città catalana ha da offrire.
Guest Post di Christian Ricci di Visitare Barcellona
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Bel post e soprattutto Barcellona è fantastica. Io ci sono stato per il ponte del 17 marzo e il tempo è stato molto bello (anche se chiaramente di sera non faceva caldo come durante il giorno al sole), maglietta a maniche corte e poco vento.
Voglio dare un consiglio a tutti coloro che viaggiano con Ryanair e arriveranno/partiranno a/da Girona: attenzione a "proteggere" i documenti per il volo (carta d'identità e passaporto) perché potranno avere problemini con il personale e dover trovare un volo alternativo. Non vuole essere assolutamente allarmismo: basta essere attenti e scrupolosi! ;)
Ciao Nicola, grazie del consiglio : )