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La Befana a Santa Sofia, la Romagna dell’entroterra

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Tutte le tradizioni della festa della Befana a Santa Sofia, un paesino dell'entroterra della Riviera Romagnola e in generale le tradizioni della festa dell'Epifania in Romagna, leggi il post.

Questo articolo è stato aggiornato il Dicembre 28, 2016

C’è profumo di vin brulè nell’aria, si sentono in lontananza i Befanotti cantare e suonare, le porte e le finestre delle case sono aperte, le persone sorridono! E’ la festa più attesa dell’anno, la tradizione più antica che si tramanda da generazioni e che riesce ad unire in un grande abbraccio tanta gente.

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E’ il 5 gennaio, la festa della Befana, e Santa Sofia si riempie di gioia e persone! S.Sofia, un piccolo paese di quattromila anime fra Romagna e Toscana, ai piedi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, un paese di confine, attraversato dal suo fiume Bidente, fulcro della vita e del fascino di questo territorio così verde, così magico, a volte così lontano.

Il rito pagano della Befana, o “Pasquella”, è da sempre festeggiato con i tradizionali canti e stornelli, che di anno in anno si modificano e si adattano ai luoghi e alle persone, cantati dagli abitanti camuffati coi tipici vestiti da “befanotti” (che altro non sono che abiti da pastore con accessori quali cappelli, bastoni, il mantello o “pastrano”) e accompagnati da tanto tanto vino rosso.

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L’organizzazione dei gruppi e dell’itinerario da seguire parte mesi prima, mesi nei quali viene scelta anche la persona che sarà la Befana, la protagonista della festa in ciascuna comitiva. Questa nonnina gobba e mal vestita avrà il compito di distribuire caramelle e intrattenere i padroni di casa con balli e giravolte.

In questo continuo pulsare di persone e musica, fra i gruppi più numerosi potrete incontrare la Befana di San Martino (una piccola frazione di S.Sofia), la Befanda (la Befana della Banda Roveroni) e la Befana di Spinello (altra frazione del Comune) , oltre a tante compagnie di amici che ogni anno si radunano per festeggiare insieme. I gruppi vestiti e carichi di strumenti musicali e allegria portano note e buona fortuna nelle case del paese e nelle campagne, in cambio di buon vino, buon cibo ed accoglienza magari al caldo davanti al camino. Per i più temerari la giornata inizia presto, con una bella colazione in compagnia, pronti per tante “tappe” in giro per il paese, per arrivare in serata nella piazza centrale dove tutti i gruppi si esibiscono sul palco centrale e proseguire poi fino a tarda notte fra canti e balli nelle vie del centro.

Una grande festa, una giornata di felicità e amicizia, di ospitalità e passione. Una tradizione dove ciascuno ritrova un po’ della propria terra, della propria storia, della propria famiglia, tradizione senza tempo che unisce ogni anno di più gli abitanti di questo meraviglioso paesino e le tante persone che accorrono per assistere ad un vero spettacolo di folklore e unione!

I festeggiamenti continuano fino a notte fonda, momento in cui piano piano le comitive si sciolgono ed ognuno, con un po’ di stanchezza e di ebbrezza, rientra a casa triste perché dovrà aspettare un altro anno prima di rivivere le stesse emozioni e lo stesso divertimento che solo la Befana di S.Sofia può regalare.

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Per una sosta dopo la festa, si può alloggiare all’Ostello della Gioventù in Piazza Matteotti, al Vecchio Comune Guesthouse nel bellissimo quartiere di Mortano, e all’Agriturismo Pianconvento, immerso nelle colline a qualche km dal paese.

Il piccolo paese romagnolo è meraviglioso da visitare anche al di fuori di questa grande festa dell’Epifania: ha un Teatro e una Galleria d’arte molto attivi, un Parco di Sculture all’aperto che vanta opere di artisti di fama mondiale, un fiume che lo attraversa e lo rende unico, numerosi eventi per tutto l’anno grazie anche alle associazioni attive e partecipi, ed è ai piedi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e della Diga di Ridracoli, mete interessanti per escursionisti e non. Santa Sofia da mangiare, da vivere, da fotografare, da bere e da sorridere!

Per le foto si ringrazia www.matteoperini.it

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Informazioni sull'autore
Architetto, diplomata al Master di II livello in Architettura del Paesaggio nel 2016, appassionata di fotografia e viaggi, ama leggere, scrivere e mappare gli spazi abbandonati dei luoghi in cui vive o viaggia. Divisa fra Romagna, Toscana ed Emilia, vive in simbiosi con il suo zaino, il suo taccuino e il suo indomabile desiderio di scoprire il mondo.
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