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Mauritius: Chamarel, tre zone da non perdere

2 minuti di lettura
Un'isola facile da raggiungere e tre spettacoli incantevoli da non perdere: la cascata, il percorso dei sette colori e Ebony Forest.

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Questo articolo è stato aggiornato il Settembre 19, 2018

Per gli appassionati di natura e panorami, Chamarel è il posto migliore che si possa trovare alle Mauritius.

Il parco di fama mondiale, è conosciuto anche come terra dei sette colori a causa di un fenomeno geologico di origine vulcanica nel quale terre di sette colori diversi si sono intrecciate dando vita a fantastiche sfumature.

Dove si trova Chamarel

Chamarel si trova nella zona occidentale dell’isola ed è facile da raggiungere in quanto ben segnalato.

La strada per arrivare al parco è di per sé già uno spettacolo di rara bellezza poiché è molto panoramica e taglia per una lussureggiante foresta tropicale.

Arrivati a destinazione si hanno due possibilità: visitare il parco a piedi o in auto. In ogni caso si deve pagare un ticket d’ingresso.

Ho scelto la prima opzione per godermi i profumi ed i suoni della natura che circonda l’intera area considerando che all’interno di Chamarel, a breve distanza l’uno dall’altra, ci sono tre zone da visitare: la cascata, la terra dei sette colori ed Ebony forest.

1. La cascata

La prima meraviglia che si incontra a Chamarel è la cascata incastonata tra rocce e foresta tropicale con un salto di ben 100 metri (nel cartello informativo è paragonata all’altezza della Statua della Libertà)

Si resta senza fiato quando, passo dopo passo, ci si avvicina alla recinzione che offre questo spettacolo grandioso.

Dalla cascata si prosegue a piedi per una decina di minuti su strada asfaltata ammirando le numerose specie di piante presenti nel parco fino a raggiungere la terra dei sette colori.

2. La terra dei sette colori

L’area non è di grandi dimensioni ed è abbastanza turistica quindi il più delle volte affollata.

Si snoda in un percorso circolare che comprende un giro veloce per vedere queste formazioni di ferro e alluminio che formano delle onde e dei disegni particolari ma nulla di esilarante, un’aerea riservata alle numerose specie di piante mauriziane e un’altra che ospita delle tartarughe giganti.

Secondo me è la parte meno interessante del parco ma per fortuna, a meno di un chilometro, c’è un altro tesoro da scoprire: Ebony Forest.

3. Ebony Forest

È un’ampia zona all’interno della foresta ricca di sentieri naturalistici e scorci panoramici mozzafiato.

Anche qui per entrare bisogna munirsi di biglietto e si può scegliere di proseguire a piedi oppure farsi portare dal ranger con la jeep direttamente ai diversi “point view”.

Come sempre ho preferito camminare per scoprire i tre sentieri principali: Rase Way, Sublime View e Piton Canton per un totale di sei chilometri.

Il primo sentiero – Rase way – è lungo 1,5 km e prevede una passerella che taglia per la foresta nella quale ci sono cartelli sparsi ovunque che descrivono la fauna e la flora del posto: questo fa capire quanto quest’isola sia ricca di biodiversità.

Il secondo – Sublime View – si snoda per 2,4 km e come dice il nome, vista sublime, porta attraverso qualche salita ad uno dei punti panoramici più belli di Mauritius: il Point View dal quale si possono ammirare le alte montagne verdi che contrastano con le mille sfumature del mare turchese.

Ma per la vista più sorprendente, a trecentosessanta gradi sulla grande bellezza che circonda la zona, allora bisogna percorrere i 500 metri rigorosamente in salita del Piton Canot.

Il sentiero arriva sul picco (e dico picco) della montagna, nel punto più alto in assoluto a quasi 800 metri: un cerchio d’erba circondato da cespugli di quattro metri di diametro che offre un panorama mozzafiato su Le Morne, il suo mare turchese e sulle montagne lussureggianti intorno.

Un viaggio a Mauritius non si può definire completo senza essere passati per l’incanto di Chamarel.

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Informazioni sull'autore
Veronica è una trentacinquenne che conserva la voglia di sognare di una ventenne. Nella vita è riuscita a realizzare molti dei suoi desideri grazie alla determinazione e all'ambizione che la tengono sempre in movimento e la stimolano a migliorare. Oggi è un'imprenditrice di successo, un'attività che le permette di coltivare il suo sogno più grande: scrivere dei suoi viaggi in giro per il mondo. E' creativa ed energica (è anche insegnante di fitness nella sua palestra) ma se si ferma si sente vuota e triste. Ha un bisogno vitale, come i bambini, di scoprire, conoscere e crescere perchè per lei la vita è un viaggio in cui non si smette mai di imparare. Ha viaggiato molto in Europa, Indonesia, Africa (Kenya), Mauritius, Seychelles, Maldive, Canarie, Mar Rosso, Grecia (ha un debole per le isole ma non solo spiagge devono avere rilievi montuosi perchè Veronica ama scovare i punti più panoramici arrampicandosi sulle montagne più alte). I viaggi che le hanno regalato più emozioni in assoluto sono state le due tratte di 900 e 700km a piedi in solitaria in Spagna e Portogallo. Paradossalmente sono stati quelli in cui ha speso meno e di più lunga durata (un mese). Come rendere felice Veronica? Chiedetele un reportage fotografico e un articolo da scrivere su luoghi ancora sconosciuti.
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