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Bali, cosa vedere a Ubud e dintorni

4 minuti di lettura
Cosa vedere nel tuo primo viaggio in Indonesia, a Bali, ecco cosa fare e cosa non perdere a Ubud e dintorni. Leggi il post e organizza la tua visita a Bali in soli 14 giorni.

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Questo articolo è stato aggiornato il Aprile 12, 2017

Sono stata a Bali la scorsa estate, dopo averla tanto aspettata e sognata, quest’isola dell’Indonesia mi ha colpito forte con tutta la sua bellezza. Non sono mai uscita da un aeroporto con un impatto tanto intenso sin dai primi passi in un posto nuovo, perché la sua particolare architettura, è entrata anche lì, in un posto così anonimo eppure così importante come il terminal degli arrivi.

Descrivere brevemente cosa vedere a Bali è davvero cosa difficile. Partirei innanzitutto con una raccomandazione: la prima cosa che dovete fare arrivati in questo luogo meraviglioso è quello di immergervi nella cultura locale e di vivere ogni singolo attimo, dimenticando tutte le frenesie tipiche del nostro vivere quotidiano. Non lasciatevi prendere dalla fretta, dal bisogno di vedere tutto, perché tanto è impossibile. Godetevi il momento, anche solo sorseggiare una birra guardando il tramonto in spiaggia è rigenerante e l’atmosfera dell’isola, che sicuramente vi contagerà, rimette un po’ tutto l’universo che vi circonda nella giusta prospettiva.

Una premessa: l’itinerario che state per leggere è stato organizzato da me personalmente, tanti punti interessanti mancano, ma, ripeto, è impossibile pretendere di vedere tutto alla prima visita e magari, in soli 14 giorni. Noi abbiamo scelto di alloggiare a Ubud per i primi 4 giorni, poi ci siamo spostati sull’isola di Gili Meno per poi tornare a Bali, precisamente a Seminyak. Tutte le escursioni sono partite da Ubud o Seminyak e sono state organizzate in loco, con il supporto di agenzie locali. Incosciente? Forse un po’, ma sapevamo cosa volevamo vedere e ci siamo fidati del nostro istinto, non rimanendo delusi! Detto questo, non vi consiglio di certo di andare alla cieca ma di usare sempre la vostra intelligenza e se proprio volete avere una sicurezza in più, affidatevi a chi ci è già stato, sicuramente saprà consigliarvi, o sconsigliarvi al meglio.

Il primo luogo che vi suggerisco è stato anche uno dei miei preferiti, ovvero la Sacred Monkey Forest di Ubud. Un paradiso per le scimmie che vi abitano, poiché sono sicure di trovare sempre qualche turista che gli offre una banana, o qualche zaino aperto da cui rubare qualcosa (come la nostra bottiglietta d’acqua, vi confermo che sono riuscite a bucarla e berci!). Chiudete bene le vostre borse e zaini altrimenti vi ritroverete a rincorrerle per tutto il parco. Il luogo, una specie di giungla magica, intervallata da templi, foreste di bambù, cascate e statue che sembrano essere lì dall’alba dei tempi, ha avuto un fortissimo impatto per me, una vera e propria immersione nella natura dell’isola, così diversa da quella a cui siamo abituati.

Vi consiglio sicuramente di esplorare Ubud, i suoi locali tipici, i warung, le botteghe e il suo mercato colorato e vivacissimo. Se lo visitate, aspettatevi di pagare il triplo del vostro vicino di shopping se non contrattate, ma ad un certo punto cedete, per voi sono sempre solo 15/20 euro per una sciarpa in seta, per i venditori è molto, molto di più!

Parlando di shopping, assicuratevi di visitare Celuk, il villaggio degli orafi. Ecco, qui insistete di visitare le vere botteghe degli artigiani, ovvero lo spiazzo davanti le loro abitazioni il più delle volte, senza che vi portino nei grandi centri creati appositamente per i turisti. Noi siamo stati accompagnati al Gold Silver Smith, ne vale comunque la pena, ma sicuramente ne va dell’autenticità della vostra visita. Qui, dopo una breve visita guidata a varie postazioni dove vengono spiegati i passaggi della creazione di un gioiello d’argento, potrete acquistare anelli, orecchini, collane per tutti i gusti. Un consiglio: acquistatene uno con un design tradizionale di Bali, sono bellissimi!

Non ho ancora nominato i templi di Bali. Ce ne sono tantissimi, tre principali in ogni villaggio, inoltre ogni abitazione può avere il suo, quindi fatevi un po’ i conti. I più conosciuti sono senza dubbio i più particolari e scenografici. Procuratevi un Sarong, per coprirvi le gambe e rispettare le credenze del luogo, ma non preoccupatevi perché se lo dimenticate ne troverete in vendita per ogni gusto all’ingresso, oppure a noleggio alla biglietteria dei templi stessi.



Vi consiglio caldamente di vedere Goa Gajah, a Bedulu, con le sue suggestive vasche d’acqua alimentate da grandi statue e fontane. Tirta Empul Temple a Tampaksiring e Gunung Kawi, sono altri due templi da non perdere. Nel primo potrete anche immergervi nelle acque sacre, seguendo il rituale di purificazione dell’anima, ma fate bene attenzione: due fonti sono dedicate solamente ai morti e agli dei, è quindi proibito bagnarsi in queste due fontane! Il secondo invece è preceduto da una discesa a scalini circondata dalle risaie, impegnativa ma bellissima e scenografica al massimo. Il tempio è nascosto nella valle e protetto dalla giungla che lo circonda, vi sembrerà di essere capitati in un film di Indiana Jones, credetemi. Il tempio di Uluwatu, a picco sull’oceano e il tempio di Tanah Lot, sono anch’essi assolutamente da non perdere.

L’emozione di preparare un caffè all’interno di una foresta non è cosa da tutti i giorni. Per renderlo realtà vi basterà recarvi alla Satria Plantation Coffee & Tea Tasting, dove potrete prendere parte ad una degustazione privata con dei ragazzi che vi racconteranno tutti i segreti della loro terra. Qui producono il caffè più costoso del mondo, il Luwak coffee, risultato della digestione dei chicchi di caffè da parte delle manguste, ripulito, ovviamente! Interessante, senza dubbio, anche se lo sfruttamento di questi animali per la sua produzione forse vi farà cambiare idea.

Un capitolo a parte lo meriterebbero le risaie terrazzate. Purtroppo non sono riuscita a visitare quelle di Jatiluwih, ma i momenti passati ad esplorare le terrazze di Tegallalang li porterò per sempre nel mio cuore come una delle esperienze più magiche che abbia mai vissuto. Personalmente il posto che ho amato di più di tutta Bali,  grazie ad un’atmosfera fuori dal tempo. Qui è possibile fermarsi a pranzo oppure immortalare un ricordo su un terrazzino ricco di souvenir. Esplorate e troverete tanti di quegli angoli così belli da lasciarvi senza fiato dalla meraviglia che i vostri occhi vedranno.

Infine vi consiglio di valutare delle escursioni a Lovinia, per vedere i delfini e sul vulcano Batur, io non sono riuscita ad andarci, quindi aspetto i vostri consigli!

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Informazioni sull'autore
Sardo-bellunese di nascita, Veronese di adozione, ha studiato anche in Inghilterra e negli Stati Uniti. Il turismo non poteva che diventare la sua vera passione e il suo lavoro. Ha sempre qualche viaggio in programma, dato che non riesce a star ferma a lungo e sta pian piano spuntando le voci nella sua lista dei luoghi da visitare. In valigia porta sempre: macchina fotografica, curiosità, tanta voglia di scoprire e ha un debole per gli hotel particolari e di design.
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