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Oman, itinerario low cost per 10 giorni

6 minuti di lettura
Viaggio in Oman in 10 giorni alla scoperta di Muscat, Sur e Nizwa. La cultura omanita, gli usi e i costumi, il cibo in un viaggio indimenticabile in Oman.

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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 14, 2014

Premetto che il viaggio che ho fatto in Oman, l’ho fatto seguendo l’itinerario del tour operator ViaggiGiovani e che quindi non l’ho organizzato io. Dato però che vedo che questa destinazione è molto richiesta e che tante persone vogliono sapere qualcosa di più sull’Oman, oltre a spiegarvi i motivi per cui mi è piaciuta e le cose che bisogna sapere prima di partire, vorrei anche darvi un’idea, in linea di massima, del percorso e delle città da visitare.

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Se volete esagerare e fare un viaggio davvero indimenticabile e magari anche più low cost, preferite l’arrivo in aereo a Dubai. Dubai dista da Muscat, la capitale dell’Oman, solo 5 ore in auto e 50 minuti di aereo. Si trovano ottimi voli per Dubai dall’Italia anche low cost, molto di più rispetto all’Oman e a Muscat, se non altro.

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Muscat, la capitale

Muscat è una città costruita sul mare, davanti trovate il Golfo dell’Oman e il lungomare è la zona più viva, a mio avviso. Non perdete la città vecchia, Muttrah, dove si trovano il museo, per capire meglio la cultura omanita (costo 1 rial), l’incensiere più grande al Mondo e il Palazzo del Sultano.

Per il resto vi consiglio di concentrarvi nella zona del souk, il grande mercato che si affaccia sul mare. Qualsiasi taxista potrà portarvi dalla città vecchia per massimo 3 rial totali.
Nel souk troverete tantissimi regali da fare e cose da portare a casa, se avete modo di tornare l’ultimo giorno del vostro viaggio in questa città, vi consiglio di spendere tutti i soldi che vi rimangono alla fine, sarete anche più abili nella contrattazione che qui non è affatto un’offesa.

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Di fianco al souk, sul mare, troverete diversi locali dove mangiare hamburger, panini, falafel a pochissimi rial. Pensate che io per un hamburger con patatine e una pepsi, spesi 1.60 rial, circa 3€. Se volete fare una giornata di shopping per vedere la vita locale è qui che dovete venire.

A Muscat non dovete per nulla al mondo perdervi la Grande Moschea di Muscat, aperta ai turisti solo il sabato mattina fino alle 11. Una meraviglia che sono certa vi lascerà a bocca aperta, così com’è successo a me.

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Dove dormire
A Muscat ho dormito per 3 notti al Ruwi Hotel, un buon 3 stelle con piscina, buona colazione e soprattutto abbondante e wifi sia nella hall che in camera. L’Hotel non è esattamente in centro, ma fuori dall’albergo troverete sempre taxi e molti locali e ristoranti dove mangiare, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Da qui il mare e il souk distano in taxi 15 minuti appena. Il costo dell’hotel varia, ma all’interno il tariffario era di 70 rial a notte.

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Nizwa,

Nizwa è un punto di “appoggio” per visitare tutto quello che si trova nel centro dell’Oman. Qui potete tranquillamente passare due notti e fare delle brevi escursioni. In città non mancate di vedere il Forte di Nizwa, che a me è piaciuto tantissimo e il caratteristico souk, dove troverete un bar che offre ottimi succhi di melograno ma anche un Illy Caffè, per chi senza caffè proprio non sa stare. Ovviamente il costo di un caffè è di 2 rial circa (il succo di melograno ne viene 0,30) ma il sapore non è affatto male.

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Le escursioni da Nizwa che a mio avviso non dovete perdervi sono a mio avviso quella al Wadi Ghul, il Grand Canyon dell’Oman, anche se poi lì non c’è altro da fare o da vedere se non carpette e donne omanite che vorranno vendervi braccialetti e collane fatti da loro (mai senza sembrare insistenti) e la località di Misfat al Abreyeen.

Misfat
Misfat al Abreyeen
Misfat al Abreyeen è un posto che ho trovato meraviglioso. Il villaggio è costruito su un’altura e i suoi abitanti hanno organizzato l’agricoltura per terrazzamenti. Si scendono e si salgono le scale che attraversano palmeti e bananeti. Si vedono le persone lavorare, i bambini giocare nei canali di irrigazione, gli stessi che si possono trovare a Madeira tra l’altro. Le case sono costruite con terra e poco altro e passeggiare tra i vicoli di questo paese è qualcosa di incredibile.

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Il posto è stato “scoperto” dai turisti da pochi anni e gli abitanti si stanno abituando adesso a vedere persone nuove e facce diverse nelle loro stradine. Qui vi do due consigli importantissimi. Innanzitutto per le donne, come avevo già detto in altri post sull’Oman, non andate a gambe troppo scoperte e con scollature, il secondo consiglio è di non puntare mai la fotocamera o macchina fotografica in faccia a qualcuno. Se vedete un locale che vi piacerebbe fotografare prima chiedeteglielo, altrimenti rischierete, oltre che di offendere la loro cultura, anche qualcosa di più.. e non aggiungo altro :)

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Mercati da non perdere
A pochi km da Nizwa si trova Ibra, dove il mercoledì mattina si tiene un bellissimo mercato gestito dalle donne beduine e vietato agli uomini. Se riuscite ad andare, fatelo. In molti organizzano il programma del viaggio in Oman anche in base a questa visita perché ne vale davvero la pena. Un altro mercato importante è il mercato degli animali che di tiene ogni venerdì nella città di Nizwa, è importante essere lì molto presto. Infine, l’ultimo mercato che vi consiglio di vedere è il mercato del pesce, dove ancora si tiene l’asta del pesce ogni mattina, si svolge a Barka a pochissimi km da Muscat.

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Una notte nel deserto del Wahiba Sand

Se potete, concedetevi una notte nel deserto. Io la provai per la prima volta in Giordania e poi ho replicato con l’Oman. Il deserto di questi due Pesi è molto diverso, devo essere sincera, e quello omanita del Wahiba Sand mi è piaciuto di più. Rosso, morbido, vellutato e un tramonto da pelle d’oca. Qui potete prenotare e dormire al Safari desert camp, tutti i costi delle escursioni e del pernottamento li trovate sul sito. Il pernotto comprende anche la cena e la colazione. Non mancate di alzarvi presto la mattina e di fare un giro con le prime luci dell’alba… mi ringrazierete. Nel deserto potete starci anche più di una notte, ma sinceramente ve ne consiglio una sola, se la vivrete bene, vi basterà!

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Una volta usciti dal deserto non mancate una tappa al Wadi Bani Khaled. Un sentiero di poco meno di 5 minuti a piedi vi porterà ad un grande bacino di acqua dolce dove è possibile rinfrescarsi. Qui si trova anche un piccolo ristorante e una via che porta alle grotte. Purtroppo quando sono andata io le grotte erano “a secco”, ma ho potuto comunque fare il bellissimo percorso per raggiungere, metà a piedi e metà a nuoto, seguendo un ruscello dove dovrete nuotare senza toccare.

Wadi Bani Khaled
Non c’è niente di pericoloso, ma se avete le scarpette da mare portatele perché è pieno di sassolini e si scivola parecchio. Lo spettacolo è incredibile, inutile dirvelo!

Sur, la città sul mare

Una volta passato il deserto sarete a Sur, la mia città preferita tra quelle che ho visto in Oman. Sur è una città diversa, dai tramonti incredibili, non perdetevi quello al faro della città e di un fascino unico.

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Purtroppo sono stata troppo poco per darvi buoni consigli, se non quello di visitare il Museo delle imbarcazioni, dove vengono anche costruite le tradizionali navi in legno, uniche al mondo. La vicina città di Tiwi merita una visita, ma potrete andarci già il giorno seguente mentre raggiungerete il Wadi Shab – per arrivare al punto più spettacolare dove anche fare il bagno serve un’ora circa di cammino. Tornando verso Sur, infine, non perdetevi la bellissima cittadina di Quriyat.

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Dove dormire
A Sur potete dormire nell’hotel in cui ho alloggiato io, un bellissimo albergo non sul mare, ma in una zona un po’ lontana dal centro città, questa era l’unica pecca. Il Sur Plaza Hotel ha bellissime camere, ottimo wifi e una grande colazione. L’hotel è un 4 stelle e se venite direttamente dalla notte del deserto io ve lo consiglio!

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Dove vedere le tartarughe

Una delle attrazioni dell’Oman e anche un acchiappa turisti (quindi state attenti) sono le tartarughe. Ci sono zone e spiagge specifiche dove le tartarughe vanno a deporre, ciclicamente, ma non si trovano vicino a Muscat come invece qualcuno vorrà farvi credere – imbrogliandovi. Le tartarughe depongono tutto l’anno, principalmente nei mesi caldi è vero, ma tutto l’anno, nelle spiagge vicino Sur. Le riserve di Ras Al Hadd e di Ras al Jinz sono le preferite e le più attrezzate per vedere le tartarughe. Se avete un giorno a disposizione io vi consiglio di dormire qui e di seguire la visita che inizia alle 4 di mattina, non quella delle 21.30 di sera, perché avrete molta più probabilità di vederle.

Qui non si possono fare foto, non si possono portare luci ne telefoni, è assolutamente proibito fare rumore, che potrebbe disturbare sia la deposizione che la schiusura delle uova di tartaruga. Vederlo… è uno spettacolo della natura che ripagherà tutto.
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Oasi naturali che non dovete perdere

Oltre al Wadi Shab e al Wadi Bani Khaled, vi consiglio di non perdere il Sinkhole. La depressione del terreno che ha realizzato questa meraviglia naturale, devo dirlo, è molto più bella in foto che dal vivo. Dal vivo ci si può fare il bagno, ma il sito è all’interno di un piccolo parco, solitamente pieno di capre, in mezzo al nulla. Se lo volete fotografare, statene certi che risulterà stupendo, ma non cale più di un’ora del vostro tempo.

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In un prossimo viaggio in Oman mi piacerebbe tantissimo vedere la parte da Sur in giù, quindi vero lo Yemen, qualcuno di voi l’ha fatto? #NomadiModerni

Foto di yeowatzupAndries3Luigi GuarinoArian ZwegersAndrew MooreMarc Veraart

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Informazioni sull'autore
Federica è direttrice del giornale e fondatrice di Viaggi low Cost. Viaggiatrice incallita ha iniziato il suo diario di viaggio nel 2008. E` stata definita nel 2020 da Lonely Planet "la pioniera dei blog di viaggi in Italia". Nel suo profilo Instagram (@federchicca) e nel suo blog personale www.federicapiersimoni.it tante avventure, non solo di viaggi!
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