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5 cose da sapere prima di visitare l’Oman

4 minuti di lettura
Viaggiare in Oman significa partire preparati, conoscere la moneta, il clima e il fuso orario. Cinque consigli base che vi faranno partire alla grande per un viaggio low cost in Oman.

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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 14, 2014

Prima di vedere l’Oman non sapevo quasi nulla di questo Paese. Sapevo dove sì trova sì, pensavo fosse un paese ricco per via del petrolio, mi avevano detto che è un paese pulito e che la criminalità qui è davvero bassa. Non sapevo tante altre cose che ho scoperto invece durante il viaggio in Oman.

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Ho cercato su google la moneta locale, il clima e poche altre cose, poi ho pensato che l’Oman mi avrebbe dovuta conquistare per i paesaggi e le persone e non per quello che cercavo online, anche perché online c’è davvero poco. Non sono tanti i blogger che sono finiti in Oman, anche se alcuni li ho trovati, e sono poche le informazioni pratiche che ho letto, ecco perché ho deciso di fare questo post.

L’Oman è una terra che attira tanto, è ricca, è bella, ha bellissime spiagge bianche, dune di sabbia morbidissima, uomini omaniti dagli sguardi profondi e misteriosi e bambini che ti salutano mentre giocano davanti casa. Le divise delle scuole sono bianche e blu, le donne che vivono fuori dalle grandi città si vestono ancora con abiti dai colori sgargianti e sono belle, si accompagnano a vicenda, escono con le amiche e profumano di buono.

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1. Visto in aeroporto

Io sono arrivata alle 3 di notte circa e ricordo che ero addormentata, avevo un occhio aperto e uno chiuso e facevo davvero fatica a capire dove si trovava la mia valigia, figuriamoci a capire come e dove fare il visto. Tutti mi avevano detto che il visto viene 10 euro – il visto in questo caso si può pagare anche in euro, quindi non preoccupatevi – ma una volta arrivati lì me l’hanno fatto pagare 15 con un resto dal cambio davvero poco favorevole. La mia reazione non è stata pronta e non ho ben capito se ho sbagliato io a reperire informazioni o loro con il resto/cambio. Anche i miei compagni di viaggio hanno avuto la stessa impressione. Diciamo che l’arrivo è stato un po’ così e così, ma ci siamo ripresi subito e bene. Il consiglio è quello di stare un pochino attenti però, non di fare come me.

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2. Coprirsi le gambe e non portare scollature

In Oman bisogna coprirsi. Le donne solitamente portano un vestito lungo fino alle caviglie e le maniche arrivano ai polsi, hanno il capo e i capelli coperti e spesso anche il velo davanti al viso. Non dovete certamente avere questo tipo di abbigliamento, ma dovete prestare attenzione principalmente a due cose: le gambe coperte e le scollature inesistenti. Per non fare torto alle donne locali, che sono quelle che generalmente risentono maggiormente della presenza della donna occidentale in visita in Oman, non dovete portare pantaloni al di sopra del ginocchio e preferite gonne che arrivano possibilmente alla caviglia. Le scollature sarebbe meglio evitarle. Non che dobbiate mettervi delle camice abbottonate fino al mento, ma cercate di portare maglie non provocanti o in alternativa mettetevi sempre un bel foulard intorno al collo e giratelo un paio di volte.

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3. Non fotografate le donne e nemmeno i bambini

Le donne in Oman non vogliono farsi fotografare, o meglio, possono farsi fotografare ma credete a me quando vi dico che è sempre meglio chiedere prima di puntare una macchina sul viso di qualcuno. Non parlo per dire, ma perché le donne tengono tantissimo a questo aspetto e credono che la foto possa rubare la loro anima. Le donne che si sentono violate da questo punto di vista possono diventare pericolose – sì, avete capito bene – e se siete a portata di pietra è meglio che iniziate a correre veloce, anche perché a quel punto, se dovessero arrabbiarsi sul serio e iniziare a gridare, interverrebbero anche gli uomini. Stessa cosa per i bambini, chiedete sempre, sempre, sempre se potete fotografarli, non rubate lo scatto, per cortesia. Troverete anche la ragazza che si mette in posa se solo sarete tanto educati da chiederlo.

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4. Rispettate la cultura locale

Il nostro autista in Oman mangiava sempre e rigorosamente con le mani. Per paura che noi vedessimo questa sua abitudine in modo sospettoso o non la capissimo, aveva chiesto alla nostra guida se doveva mangiare con le forchette anche lui o poteva continuare con le mani. Gli omaniti sono gentilissimi, per farvi sentire a vostro agio e aiutarvi farebbero qualsiasi cosa, questo l’ho visto e provato sulla mia pelle. Rispettare la loro cultura vuol dire lasciare che le persone mangino come credono e fare lo stesso se ve la sentite, non mettere abiti diversi dal loro abbigliamento tipico, soprattutto se siete donne e non fotografare donne mai senza chiedere il permesso. Rispettare la cultura vuol dire anche capire lo stile di vita, la religione, le abitudini e le usanze.

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5. Serpenti e scorpioni

Nel mio viaggio in Oman ho visto uno solo scorpione, per giunta morto. Esistono in questo paese ben sette tipi di serpenti letali ed è molto facile, così mi hanno detto, incontrarli nel deserto. Come si trovano – e quindi come potete non trovarli? I serpenti e gli scorpioni sentono le vibrazioni dei vostri passi, quindi state tranquilli. Nel deserto soprattutto non camminate a piedi scalzi nelle dune da soli, se siete in un bel gruppo e volete sentire la sabbia (cosa che tra l’altro vi consiglio di fare) fatelo per un tempo limitato, poi rimettetevi le scarpe o le vostre infradito. Preferite le scarpe chiuse e non prendete mai una pietra o un sasso di grandi dimensioni, sollevandolo potrete trovare brutte sorprese. #NomadiModerni

Vi ho messo un po’ paura? Tranquilli, potete sempre leggere i 5 motivi che mi hanno sorpreso dell’Oman nel prossimo post.  #NomadiModerni

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Informazioni sull'autore
Federica è direttrice del giornale e fondatrice di Viaggi low Cost. Viaggiatrice incallita ha iniziato il suo diario di viaggio nel 2008. E` stata definita nel 2020 da Lonely Planet "la pioniera dei blog di viaggi in Italia". Nel suo profilo Instagram (@federchicca) e nel suo blog personale www.federicapiersimoni.it tante avventure, non solo di viaggi!
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