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Barumini e Su Nuraxi, Sardegna

2 minuti di lettura
Il sito sardo di Su Nuraxi, in Sardegna, vi attende con il suo paessaggio suggestivo. Pronti per lasciarvi conquistare dal panorama dei nuraghi?

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Questo articolo è stato aggiornato il Dicembre 1, 2019

Tra i tanti siti sardi che oggi sono messi in sicurezza e meritevoli di una visita, consiglierei di iniziare da Su Nuraxi, a Barumini, dichiarato patrimonio dell’Umanità.

La storia del nuraghe

Sono circa 7000 le torri in pietra che si possono vedere sparse per l’isola, qualcuna ha resistito con meno tenacia al tempo e oggi passa quasi inosservata, sembrando, agli occhi dei passanti, un cumulo di sassi. Qualche altra ha conservato la forma in maniera leggibile e a tutti gli effetti pare essere una costruzione nata per resistere e proteggere qualcosa di estremamente prezioso.

Nella Sardegna dell’eta del Bronzo, il bene più prezioso era indubbiamente l’acqua e ne erano certi gli abitanti della regione che qui costruirono le suddette strutture tra il 1800 e il 500 a.C. per difendere pozzi e sorgenti.
La difesa non era l’unico scopo del nuraghe. La loro posizione strategica, le costruzioni agglomerate fra loro, le grosse pietre, gli spazi freschi che si ricavavano all’interno degli ambienti a falsa cupola erano elementi che permettono di considerare la possibilità che qui si vivesse e si amministrasse la vita della comunità.
A noi non è giunta alcuna testimonianza scritta del periodo, elemento che ha portato alcuni studiosi a supporre che i nuragici non conoscessero una forma di scrittura, ma si dispone, in compenso, di notevoli fonti materiali.

Il Villaggio nuragico di Su Nuraxi

Il cuore della struttura è la torre centrale risalente a circa 3500 anni fa, attorno alla quale sorsero strutture secondarie e poi abitati di epoca romana. Era originariamente formata da 3 livelli di false cupole per un’altezza totale di circa 19m.
Scoperto da Giovanni Lilliu nel 1949, il sito è oggi uno dei più visitati della regione, accessibile solamente con accompagnamento di una guida esperta.

Come raggiungere il sito di Su Nuraxi

I visitatori automuniti possono raggiungere il sito seguendo le indicazioni per Barumini, un paesino tranquillo e molto raccolto, articolato su due vite principali. Dall’arrivo in paese troverete indicazioni per Su Nuraxi, e vedrete alzarsi sullo sfondo la sagoma delle pietre e del nuraghe.
Per chi giunge in bus, la via più conveniente è da Cagliari (1h45, 6€)

Biglietto e visita guidata

L’accesso al sito è possibile dalle h.9.00 al “tramonto” (indicazione variabile che richiede quindi una conferma telefonica o un controllo specifico sul sito www.fondazionebarumini.it relativamente al giorno in cui desiderate visitare l’area).
Il biglietto (comprensivo di visita guidata) ha il costo di 10€, quota intera per adulti, 8€ dai 13 ai 17 anni, 6,50€, ridotto per età compresa tra i 7 e i 12 anni ed è cumulativo: comprende infatti l’accesso a due strutture vicine e complementari: il museo dedicato all’archeologo scopritore Giovanni Lilliu e Casa Zapata, una residenza cinquecentesca spagnola costruita sulla fondamenta di un antico nuraghe, oggi incorporate in un sapiente allestimento museale che ospita un’esaustiva collezione di reperti.

Dove alloggiare

Il paesaggio intorno al sito è assolutamente suggestivo: lussureggiante nella stagione primaverile, può diventare arso e torrido in estate. Ecco perché una sosta al caffè che fronteggia la biglietteria sul lato opposto della strada è praticamente una tappa obbligatoria.
Poco più avanti, inoltre, procedendo verso nord, troverete una vera e propria oasi nel deserto, l’Hotel Su Nuraxi. All’arrivo vi sembrerà di essere in una casa coloniale spagnola, con un grande orto e il portico sul fronte e molto probabilmente verrete prontamente  accolti dalla proprietaria della struttura, una gentilissima signora, insegnante per professione, che disperatamente, ma con il sorriso, cerca di tenere sempre bagnato il giardino inaridito dal clima poco clemente.

Le stanze che offre questo alloggio sono rustiche e deliziose, fornite di bagno privato, TV e aria condizionata.
Chi volesse concludere la giornata con una nota romantica avrà la possibilità di cenare all’aperto, con piatti gustosissimi a km 0 e la vista del sito nuragico illuminato a poca distanza dal giardino.

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Informazioni sull'autore
Sostenitrice del “bagaglio a mano sempre e comunque”, adora viaggiare leggera. Ha un debole per i paesaggi mediterranei, per la birra austriaca e per gli itinerari culturali. Archeologa di formazione, lavora oggi a Milano come guida turistica ed educatrice museale, ma ama uscire spesso dal traffico cittadino per lunghi percorsi in moto con Simone. Amante della natura, dell’arte e della buona cucina definisce il Viaggio “il suo unico vizio”.
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